Resumio:
- La Partecipazione.
Negli anni 70 ci troviamo con tipi edilizi dove
non esiste prorpio uno spazio tra la vivenda e la strada cittadina, c'è una grande mancanza di spazio pubblico...e commincia ad avere un intereso per le scale intermedie del abitare.
Di quest'intereso sorge "l'architettura della partecipazione", dove si cerca di fare agli utenti del'edificio participi dei procesi decisionali. Un bel esempio di questa partecipazione sarebbe le residenze per studenti dell' Università di Woluwé fatte per l'architetto Lucien Kroll.Vuoi gli interni, voui gli sterni non si construiscono con gli stesi materiali..si adattano agli interesi degli utenti...
Anche nel gruppo degli architetti del Team X sarà importante la questione della partecipazione, concretamente nel progetto di case sperimentale a Lima dove partecipano C.J. Woods e A. Van Eyck, in questo progetto sono importantisimi questione tipo l'autoconstruzione, l'adattabilità, il tessuto...insomma cercare un abitare alternativo.
Aldo Van Eyck crea il suo capolavoro in un programma che si preocupa alla solidarietà sociale
sia nella Casa della madre e del fanciullo oppure nel Orfanotrofio, entrambi due ad Amsterdam.

Mano a mano la consapevolezza del ruolo delgi abitanti aumenta, e nascono movimenti di autorganizzazione che ripenserarano relazioni tra spazi privati e spazi pubblici, in questi nuovi progetti le relazioni tra le diverse sfere del vivere è promossa dai residenti e si sviluppa secondo la logica del tessuto.
Nei paesi nordici appare quello che viene chiamato in italiano la "co-residenza", uno dei sui principali architetti è Jan Gudmand-Hoyer che pubblica i un articolo dove si vedono i principi di questo movimento: l'uso collettivo di alcuni spazi e servizi del complesso, la territorialità per l'articolazione della sfera pubblica e l'organizazzione del processo poregettuale "dal basso" sendo gli abitanti quelli chi scelgono all'architetto, e controllano lo svolgimento dell'opera in tutto momento.

- Orfanatrofio di Amsterdam:
La "chiarezza labirintica"del chiamato strutturalismo olandese, che orchestra con imprevedibili libertà ritmica elementi del moimento umano, è espressa mirabilmente in un orfanotrofio di Amsterdam. Questo capolavoro, completato nel 1960, è sede di bambini in un villaggio geometrico e infinito, saggio e inaspettato allo stesso tempo. La sua bellezza emblematica proviene sia dalla ripetizione musicale delle volte, come l'insieme ha di manifesto umanista e libertario .
No hay comentarios:
Publicar un comentario